Non finiremo mai di scriverlo: l’avvento dell’Arabia Saudita nel mondo del calcio è amorale. Con disgusto leggiamo ogni giorno di acquisti di calciatori anche giovani e allenatori, cui vengono fatti contratti vergognosi e carichi di petrodollari. E così viene da chiedersi come i fortunati calciatori faranno mai a spenderli tutti questi soldi, visto che una sola vita non basta. Dopo Mancini che sarà il nuovo C.T. della Nazionale Saudita con un contratto di 30 milioni di euro l’anno, adesso si apprende che anche per Salah l’Al – Ittihad è pronta a offrire 100 milioni di euro ai Reds per il suo cartellino, mentre al calciatore egiziano andrebbero 200 milioni di euro l’anno. Una cifra mostruosa che supera quella data a Cristiano Ronaldo e Neymar. Ma che sarà mai questo calcio così uscito fuori di testa che questi arabi propongono per fare piazza pulita dei talenti europei giovani o di fine carriera, in cui si evince la caccia ad acquistare per togliere ogni opportunità all’Europa del pallone di perdere il suo sempiterno potere economico. E questo lo chiamate ancora gioco del calcio? I tifosi che ci leggono cosa si aspettano da noi? Forse di parlare e disquisire di cose tecniche, girandoci dalla parte opposta per non vedere la preoccupante fine del mondo del pallone europeo? Mah, chissà! Noi continuiamo a scrivere del calcio mercato de noaltri, ma dietro l’angolo ci aspetta il vuoto di elementi tecnici e assoluta aridità di fattori etici. È il calcio di oggi e di domani, in cui saremo surclassati da chi con il vil denaro arriverà in vetta e ci guarderà dall’alto verso il basso. C’era una volta il calcio di Mazzola e Rivera che ci faceva scrivere fatti tecnici. C’è oggi l’immorale e indecente proposta di sfondata ricchezza pallonara, per la quale non sappiamo più cosa dire.
Salvino Cavallaro